Chi c’è dietro uno spettacolo? Il Cast Tecnico

Chi c’è dietro uno spettacolo? Il Cast Tecnico

Eccoci tornati alla piccola rubrica dedicata a chi c’è dietro uno spettacolo! L’anno scorso abbiamo conosciuto la Grande Mamma, cioè tutti quelli che lavorano alla produzione, supervisione e distribuzione di uno spettacolo e che il pubblico mai incontra o vede sul palco scenico (https://www.diverteatro.it/2017/11/14/chi-ce-dietro-uno-spettacolo-la-grande-mamma/#more-1307).

Oggi parleremo di un’altra fetta di figure che agiscono non visti, dietro le quinte, di fondamentale importanza: il Cast Tecnico.

A differenza della Grande Mamma, che sta per lo più negli uffici e in teatro forse non mette neanche piede, se non per vedere il risultato finale, il Cast Tecnico è sempre presente in teatro e sul palco scenico, di fianco al regista e agli attori, a sostenere e facilitare il più possibile il loro lavoro.

Le figure che lo compongono possono essere davvero numerose. Spesso anche più degli attori che calcano la scena. Naturalmente, a seconda di quanto la produzione sia grande o piccola e del tipo di spettacolo in questione (prosa, balletto, opera, ecc…) non è detto che tutte siano sempre presenti.

A volte capita anche che ci siano solo due o tre persone a ricoprire più ruoli o anche tutti i ruoli contemporaneamente. E, nelle piccolissime produzioni, a volte sono alcuni attori stessi a ricoprirli. Come nel caso degli allievi del nostro corso di teatro, che spesso e volentieri si mettono in gioco nei panni di alcune di queste figure!

Ma senza altri indugi, scopriamole insieme!

Si comincia con il Direttore di scena: è una delle figure più importanti del cast tecnico. Responsabile dell’allestimento di uno spettacolo, conosce a fondo tutti i ruoli tecnici della compagnia. E’ a capo dell’attività artistico-tecnica che si svolge a teatro. Definisce orari, modalità di lavoro, eventuali sanzioni degli artisti e dei tecnici in caso di inadempienze, mantiene i rapporti con la direzione artistica e la direzione di produzione del teatro. Di solito avvisa anche gli attori del tempo che manca per la loro entrata in scena.

 

 

È responsabile del regolamento di palcoscenico e di struttura e referente per tecnici e personale impiegato nell’allestimento di un lavoro teatrale.

Può, a sua discrezione e responsabilità, modificare parte dello spettacolo originale, mantenendone il più possibile l’atmosfera voluta dal compositore.

Più spesso viene chiamato assistente alla regia o anche direttore di palcoscenico.

Direttore di sala: responsabile della sala teatrale. E’ anche responsabile delle cassiere, delle maschere, del guardaroba, del corretto funzionamento del bar e di tutti quei piccoli accorgimenti utili a rendere perfetta l’ospitalità nei confronti degli ospiti.

Direttore musicale: ha innanzitutto un ruolo interpretativo, cioè fa le scelte musicali fondamentali (andamento, tempo, dinamiche) illustrando a cantanti solisti, coro e strumentisti la propria impostazione generale del componimento musicale da eseguire. Inoltre, ha una funzione di concertazione, ed è d’aiuto per la coordinazione dei musicisti durante le prove e la performance, indicando il tempo e gli ingressi delle voci. E’ spesso affiancato dal vocal coach, che cura l’esecuzione del coro e dei cantanti solisti, seguendo le indicazioni fondamentali del direttore musicale.

 

 

Nel caso non ci fosse l’orchestra ma solo il coro, il direttore musicale verrebbe chiamato più precisamente vocal director o maestro del coro .

Scenografo: ideatore e creatore della scenografia, cioè degli elementi di scena che caratterizzeranno l’ambiente in cui si svolgerà l’azione scenica, in accordo con il regista. Lo scenografo deve avere conoscenza e dimestichezza in numerosi campi dell’arte: disegno, scultura, pittura, grafica, ecc… ma anche lo studio dei colori, delle luci, il gusto per la composizione, ma soprattutto la conoscenza dei principi della prospettiva e dell’architettura. Una volta veniva affiancato dal trovarobe

Costumista: chi disegna gli abiti di scena, scegliendone lo stile, i tessuti e i colori, in accordo con il regista e lo scenografo

Coreografo: ideatore e direttore delle coreografie

Light designer: idea il disegno o piano luci, in accordo con il regista, lo scenografo e il costumista. Controlla e fa interagire fra di loro tutte le luci presenti nello spettacolo. Viene affiancato dal tecnico luci, che è un vero e proprio elettricista del teatro: monta gli impianti e segue il sistema di illuminazione durante l’intera rappresentazione

 

 

Sound designer: figura legata all’ambiente del suono, alla sua creazione o modificazione per scopi di vario genere. Per svolgere questo lavoro sono necessarie conoscenze in ambito musicale, tecnologico, scientifico e acustico. Viene affiancato dal tecnico del suono fonico, che come nel caso del tecnico luci, è un vero e proprio elettricista e professionista tecnico di tutto ciò che riguarda l’impianto audio di uno spettacolo (microfoni, mixer, impianti di amplificazione, registratori, ecc…)

Truccatore: a differenza di un truccatore cinematografico o del truccatore da cui potrebbe andare una sposa, ad esempio, il truccatore teatrale molto spesso deve essere in grado di marcare con molta decisione i tratti somatici del personaggio rappresentato, a causa della grande distanza che spesso c’è tra gli attori e il pubblico. Visto da vicino il trucco risulta spesso grottesco. A queste consuete competenze si aggiungono quelle dell’applicazione del trucco scenico, ovvero un trucco finalizzato all’alterazione, a volte anche sostanziale, dei tratti somatici dell’attore, attuato con la collaborazione del regista ed in stretta relazione con le esigenze di copione

 

 

Parrucchiere: si occupa delle “teste” degli attori. Naturalmente deve conoscere a fondo le varie acconciature usate nei secoli e le tendenze del mondo contemporaneo. Spesso acconcia parrucche che poi applica sulla testa degli attori.

Attrezzista: modifica , colloca sulla scena e conserva in magazzino gli arredi, gli oggetti ed eventuali altri materiali utilizzati in scena durante lo spettacolo. E’ un vero e proprio artigiano. Si occupa infatti anche di realizzare o modificare oggetti già esistenti seguendo le indicazioni dello scenografo, e di creare piccoli effetti speciali (fuoco, fumo ecc) che non richiedono una competenza troppo specifica.

Macchinista: costruisce, monta, smonta e dove è necessario muove gli elementi scenografici. Martello, chiodi, viti e e avvitatore sono i suoi strumenti principali. E’ anche il tecnico che dalla graticcia fa scendere le corde sulle quali poi verranno attaccati gli stangoni sui quali si appenderanno i fondali e le americane.

Videomaker: cura personalmente le riprese e il montaggio dello spettacolo. Spesso affiancato da altri tecnici delle riprese e da fotografi.

Suggeritore: colui che suggerisce, o meglio suggeriva, le battute agli attori, in caso di vuoti di memoria. Ormai però è una figura quasi del tutto scomparsa.

Quante e quali di queste figure non avete mai neanche pensato potessero essere coinvolte nella messa in scena di uno spettacolo?

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