Il Teatro Duse: la storia del Teatro di Prosa di Bologna!

Situato in via Cartolerie, 42, vicino a via Castiglione, il Teatro Duse è forse il Teatro di Prosa più importante di Bologna! La sua storia è stata frammentaria, ha visto momenti di gloria e momenti di buio, ed è ad oggi un monumento della forza del teatro, e della sua immortalità e resistenza.
Ecco la storia del Teatro Duse!

Gli inizi

Siamo nel diciassettesimo secolo. Le prime testimonianze di una sala teatrale presente nell’edificio di via Cartolerie (al tempo palazzo del Giglio) risalgono proprio a questo periodo. Sappiamo, infatti, che quello che diventerà il Teatro Duse nasce come sala teatrale, pensate un po’, per le recite scolastiche.

Niente male come teatrino di una scuola, vero? Tuttavia, c’è da precisare che non si trattava di una scuola qualsiasi, bensì del Collegio dei Nobili gestito dai gesuiti. Il teatro veniva insegnato, infatti, ai giovani nobili per far apprendere loro l’arte dell’eloquenza e la “dizione” della lingua italiana. Insomma, un corso di public speaking. Non solo, però: gli studenti usavano la sala anche per festeggiare il carnevale e mettere in scena rappresentazioni teatrali, di propria spontanea iniziativa, a mero scopo di divertimento.

La fortuna dell’Ottocento

Nel 1822 Antonio Brunetti acquista la sala, e le dà il suo nome. Il Teatro Brunetti per sette anni si usa per spettacoli di teatri di burattini, finché non inizia il primo restauro nel 1830.

Nel 1860 il Teatro Brunetti riapre con una programmazione operistica. Il gran galà di inaugurazione “ufficiale” avverrà soltanto 5 anni dopo: una grande festa in maschera dove partecipano tutte le più onorevoli personalità della città! Il teatro ora ha già la pianta che conosciamo oggi: due ordini di balconate (al posto della Prima Galleria che possiamo vedere oggi) a e un loggione. Le pitture sono a cura di Valentine Solmi e Gaetano Lodi, e già presenta un magnifico lucernario in cristallo come quello che si può vedere oggi, illuminato a gas.

Il Teatro inizia dagli anni ’70 dell’Ottocento la sua stagione di prosa. Attrici del calibro di Sarah Bernhardt calcano il suo palco, Giosuè Carducci vi tiene delle conferenze per l’Università di Bologna. Il Re Umberto I e la Regina Margherita (sì, quella della pizza) partecipano a diverse soirée.

Nel 1898, sul finire di questo secolo d’oro per questo teatro, il Teatro Brunetti prenderà il nome di Eleonora Duse: la più grande attrice italiana dell’Ottocento.

Il cambio di nome è dovuto ad un passaggio di proprietà: Brunetti e i suoi eredi, infatti, avevano sempre gestito il teatro fino a quel momento.

Dall’ultimo restauro ai giorni nostri

Nel 1940 si inizia l’ultimo grande restauro, che renderà il Duse come è oggi, inserendo la prima galleria, il fregio sull’arco scenico e il lampadario.
Il Teatro Duse contiene quasi 1000 spettatori, di cui 475 in platea. Nel Novecento è stato il teatro di punta degli artisti più importanti d’Italia, come Dario Fo, ad esempio, che lo designa come luogo dato ai suoi debutti.

Dal 1963 al 2010 viene gestito dall’Ente Teatro Italiano, fino appunto all’anno della sua soppressione. Dopo un periodo di incertezza e di buio, dovuto a questo inconveniente istituzionale, il Teatro vede un momento di buio. Verrà salvato da un Cda composto da Walter Mramor della a.ArtistiAssociati di Gorizia, Livia Amabilino del Teatro stabile di Trieste e Berto Gavioli, gestore di un teatro modenese. Da allora, questo Cda è responsabile della programmazione artistica del Duse.

Il cartellone del Duse oggi è molto eterogeneo. Spiccano ogni anni sui programmi di sala del Duse nomi di artisti musicali e del teatro di fama nazionale ed internazionale: dalle messinscene dei classici ai balletti, dalle commedie alle tragedie, dai concerti di Gianni Morandi alle letture di Elio Germano.

E tu, ci sei mai stato? Noi di DiverTeatro andremo a vedere degli spettacoli al Duse. Per saperne di più guarda la pagina dedicata alle nostre Gite a Teatro.

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