Molto più di un teatro: la storia del Celebrazioni di Bologna

Molto più di un teatro: la storia del Celebrazioni di Bologna

Il Celebrazioni è un teatro piuttosto famoso a Bologna, noto soprattutto per il prestigio e l’esclusività della sua programmazione. Il Celebrazioni, infatti, ospita sul suo palco spettacoli di danza, prosa, cabaret, musical, concerti ad opera di alcuni dei nomi più noti dell’intrattenimento in Italia. A calcare il palco del Teatro Celebrazioni, quest’anno, tanto per fare un esempio, ci sono Teresa Mannino, Paolo Ruffini, Ron, Enzo Iacchetti, Francesca Michielin e altri. Eppure, l’istituzione è molto di più di quello che racconta la sua Stagione: infatti, la sua storia ci rivela che “Il Celebrazioni” di Bologna è molto più di un teatro.

L’edificio

Il Celebrazioni si trova in uno dei quartieri più belli della città, proprio nei pressi dell’imponente Arco del Meloncello, dove inizia la scalinata per raggiungere la famosa Basilica di San Luca. L’edificio è immerso in una cornice verde, attorniato dai parchi delle lussureggianti ville di via Saragozza. La sala teatrale garantisce 966 posti a sedere: è uno dei teatri più capienti di Bologna.

La Fondazione Lyda Borelli

Proprio accanto al Celebrazioni, nello stesso parco, si trova la Casa Lyda Borelli per Artisti e Operatori dello Spettacolo. Si tratta di una fondazione privata nata egli anni ’30, in principio, per trasformare una spaziosa villa donata al Comune di Bologna in una casa di riposo per attori che, pensate un po’, è ancora in attività. Ancora oggi attori e lavoratori dello spettacolo in età geriatrica possono chiedere asilo alla Casa Lyda Borelli.

Il nome viene dato in onore dell’attrice diva del cinema muto italiano. Il marito della Borelli, Vittorio Cini, non a caso è stato uno dei maggiori benefattori della Fondazione. Questi donò nel 1959 una cifra pari a cento milioni di lire, che permise di costruire una Cappella dedicata al Santo Protettore degli attori, San Genesio, ampliare la villa di tre piani, e soprattutto ultimare e restaurare il Teatro delle Celebrazioni.

Il Teatro Celebrazioni, infatti, era già stato costruito nel Dopoguerra. Tuttavia, nel 1959, dopo la donazione, iniziò un restauro che lo fece riaprire solo nel 1997.

Alla realizzazione del Teatro parteciparono in molti, che contribuirono ognuna a suo modo: alle più famose sono state dedicate delle poltrone nelle Sala. Tra queste si fa menzione della Regina Elisabetta II, John Fitzgerald Kennedy, Peppino De Filippo, Gino Cervi e l’editore Valentino Bompiani.

L’inaugurazione ufficiale del Celebrazioni è avvenuta solo nel 1983, alla quale presenziarono diverse personalità del mondo dello spettacolo tra cui Monica Vitti ed Eduardo De Filippo.

Il Teatro Celebrazioni negli anni Duemila

Nel 2006 la Chiesa dedicata a San Genesio viene si trasforma in una Biblioteca e un archivio contenente le testimonianze di alcuni dei maggiori artisti italiani nell’ambito del teatro e del cinema. Alcuni nomi: Eleonora Duse, Ermete Zacconi, Mimì Almayer.

In quegli anni a dirigere la programmazione del Teatro era Paolo Scotti: uno degli uomini di teatro più importanti, dal punto di vista imprenditoriale, di Bologna. “Il Celebrazioni” acquisì fama e prestigio. Entrò infatti a far parte del circuito “Officine Smeraldo”, gestito da Scotti, insieme ai maggiori teatri di Milano e di Bergamo. Nel 2014 il Teatro chiude per poi riaprire nel 2015 sotto la nuova gestione di Theatricon Srl.

Negli ultimi anni, il Teatro Celebrazioni ha mantenuto i rapporti e il legame di protezione con l’ente morale “Casa Lyda Borelli”, intraprendendo tuttavia una strada imprenditoriale indipendente. Con la nuova gestione, infatti, si effettuano diverse ristrutturazioni per rendere l’impianto energetico più ecosostenibile. Inoltre, è stato aperto un bistrot dentro il teatro e, dal 2019, un altro spazio: il Foyer 234. In questo spazio (in corrispondenza del Foyer dove prima si accoglievano gli spettatori) ospita rassegne per gruppi musicali emergenti under 35. Tutte innovazioni che hanno reso il Celebrazioni uno dei teatri più eleganti, popolari e all’avanguardia di Bologna.

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