Il Dottor Balanzone: la maschera tradizionale di Bologna!

Il Dottor Balanzone: la maschera tradizionale di Bologna!

Il Carnevale è da poco terminato, e certamente di maschere ne abbiamo viste parecchie! A Bologna, però, una sola maschera regna sovrana, ed è quella del Dottor Balanzone! La maschera tradizionale di Bologna ha origini antichissime e nasconde un sacco di misteri. La sua storia proviene certamente dalla cultura bolognese del XVI secolo ma anche dalla tradizione e il sistema dei ruoli della Commedia dell’Arte!

Ecco alcune curiosità sul Dottor Balanzone: la maschera tradizionale di Bologna!

Descrizione

Il Dottor Balanzone è un dotto professore dell’Università di Bologna, originario della città e specializzato in legge. Infatti, il suo nome deriva dalla parola in dialetto bolognese balanzån, ovvero bilancione: la bilancia è il simbolo del diritto e della giustizia. Magniloquente e verboso, come ogni giurista che si rispetti, il Dottor Balanzone è vestito co una toga da professore universitario e indossa una maschera di dimensioni piuttosto ridotte rispetto alle altre. Parla in italiano, ma con una forte cadenza bolognese. Fa parte della schiera di personaggi “vecchi” del sistema dei ruoli della Commedia dell’Arte e quindi di solito è un uomo piuttosto in là con l’età, rappresentato spesso come grasso e con le guance rosse per via del vino e il buon cibo! Oltre a intendersi di Diritto, il Dottor Balanzone è anche un ciarlatano esperto: ama ascoltare se stesso mentre esibisce la sua eloquenza e la sua cultura, mentre puntualmente chi lo ascolta si perde nei suoi discorsi e finisce per dargli ragione.

Ruolo nella Commedia dell’Arte

Rispetto agli altri ruoli in maschera della Commedia dell’Arte, che sono molto più “fisici”, il Dottor Balanzone si distingue perché non possiede movenze particolari. Infatti, il suo “potere” scenico è interamente verbale. Balanzone è una maschera che può proferire una gran quantità di parole per poter esprimere concetti semplicissimi o, addirittura, il nulla! Il classico tipo “tutto fumo e niente arrosto”, che si riempie la bocca di moltissime parole senza però dire nulla. Negli spettacoli di Commedia dell’Arte (o nelle opere letterarie che nei secoli successivi vengono scritte e pubblicate ispirandosi alla Commedia dell’Arte), il ruolo di Balanzone viene usato principalmente quando i servi per conto dei padroni giovani o gli altri personaggi “vecchi” sono alla ricerca di un parere legale. Il personaggio del Dottor Balanzone si trasformerà in “ciarlatano” specialista in diverse arti. Ad esempio, in Molière, l’archetipo del “dottore in fuffologia” viene declinato brillantemente nel ruolo di Purgone, il medico “truffatore” che alimenterà l’ipocondria di Argante, il Malato Immaginario. Il nome “Purgone” fa riferimento sia alla sua professione di medico, ma anche alla sua diarrea verbale, visto il fiume di parole che pronuncia ogni volta per una singola diagnosi!

Una maschera bolognese

Come ogni maschera della Commedia dell’Arte, dietro ogni personaggio esiste un intento satirico. La borghesia era la classe sociale in ascesa di quel periodo, ed erano il principale pubblico dei comici dell’arte. Così, gli attori-autori girovaghi utilizzano le maschere per stereotipare certe categorie sociali e rappresentarle dal punto di vista comico del comune proletario. In questo caso, Balanzone rappresenta la classe sociale degli intellettuali e dei professoroni universitari, particolarmente presente il quel di Bologna, città madre della più antica università d’Europa. Soprattutto, a Bologna esisteva già nel XVI secolo la più importante facoltà di Giurisprudenza d’Italia, e non è un caso che Balanzone si occupi principalmente di Legge. Presumibilmente, tutti i più grandi giuristi dell’epoca dovevano vantare di aver conseguito la laurea in Legge a Bologna, bravi o scarsi che fossero, per darsi un tono.

 

Risonanza nella tradizione bolognese

Oltre che nel teatro in maschera, Balanzone è presente anche nel teatro di burattini. Balanzone infatti è uno dei personaggi tradizionali più noti in questo tipo di teatro di figura, insieme a Fagiolino, Brisabella, Sganapino e Flemma. In tempi più recenti,  gli è stato nominato anche un tipo di pasta a sfoglia ripiena di ricotta e mortadella: il balanzone! Una sorta di “tortellone” (con molte virgolette!) con sfoglia verde, particolarmente apprezzato dai turisti nel periodo di Carnevale!

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